Lโ€™Abruzzo รจ una regione molto varia ed interessante per dei vini che vi si producono. รˆ una regione prevalentemente montuosa o collinare, limitata a nord dal fiume Tronto, che segna il confine con le Marche, a est dallโ€™Appennino Centrale che la divide dal Lazio, a sud dal fiume Trigno, oltre il quale cโ€™รจ il Molise, e ad ovest dal Mare Adriatico. Ad ovest abbiamo la fascia montuosa formata dai Monti della Laga, dal Gran Sasso e dal Massiccio della Maiella, che degrada dolcemente verso una fascia collinare subappenninica, fino a raggiungere lโ€™Adriatico. Il clima della regione รจ mite, soprattutto sul versante adriatico. Diventa piรน continentale andando verso lโ€™interno e con lโ€™aumentare dellโ€™altitudine.

  • Superficie vitata: 32.000 ha, di cui il 4% in montagna e 96% in collina.
  • Produzione di vino: 2.600.000 hl, di cui vini DOP 38% e vini IGP 15%, vini rossi e rosati 30%, vini bianchi 70%.
  • Denominazioni di origine per il vino: 1 DOCG, 8 DOC, 8 IGT.

La presenza della vite in Abruzzo risale allโ€™epoca romana. A partire dallโ€™800, sono innumerevoli le testimonianze che rimandano al Montepulciano, che diventa dai primi del 1900 lโ€™emblema di questo territorio. Nel 1897 Edoardo Ottavi e Arturo Marescalchi nel โ€œVade-Mecum del commerciante di uve e di vini in Italiaโ€, menzionano i vitigni Camplese o Campolese (ossia la Passerina), il Racciapollone (ossia il Montonico), il Tivolese, il Verdicchio, la Malvasia, il Moscatello, il Cordisco e il Primutico (Montepulciano), il Gaglioppo, lโ€™Aleatico, il Lacrima. Alla fillossera seguรฌ il reimpianto di varietร  piรน produttive, come il Trebbiano toscano e abruzzese, e la viticoltura in Abruzzo, come in molte altre parti dโ€™Italia, inseguรฌ la logica del profitto immediato, privilegiando la quantitร  sulla qualitร .

Per arrivare ad un deciso cambiamento di rotta si dovrร  attendere la seconda metร  del XX secolo, quando presero piede le prime iniziative volte alla ricerca dellโ€™eccellenza.

Tra le denominazioni di origine dei vini dellโ€™Abruzzo, la piรน famosa รจ la Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane DOCG , il cui vino rispetto al corrispondente Montepulciano dโ€™Abruzzo DOC deve fare un anno di maturazione in legno prima dellโ€™immissione sul mercato. Dal Montepulciano si ottiene inoltre il rosato Cerasuoloย dโ€™Abruzzo DOC, fruttato, fresco, morbido,ย di buon corpo e di facile beva, che accompagna tutti i piatti.

Altre DOC della regione sono ilย Trebbiano dโ€™Abruzzo DOC, il Controguerra DOC (con le sue diverse tipologie di prodotto che vanno dal passito allo spumante, con vitigni autoctoni o internazionali, puntando tutto sulla territorialitร  del prodotto visto che i comuni interessati sono solo cinque). Recentemente รจ stata introdotta una ulteriore denominazione, la Abruzzo DOC, che include tutti i vitigni autoctoni del territorio abruzzese, anche nella tipologia spumanti e passiti.

In Abruzzo vi sono due denominazioni DOCG, la giร  menzionata Montepulciano dโ€™Abruzzo delle Colline Teramane DOCG,ย  e la Terre Tollesi o Tullum DOCG,ย  creata nel 2019 dalla preesistente DOC, 7 denominazioni DOC e 8 IGT. Vi sono inoltre 6 denominazioni DOP agroalimentari, di cui 4 solamente per lโ€™Olio Extravergine di Oliva, produzione importantissima che affianca quella dei vini. Da segnalare lo Zafferano dellโ€™ Aquila DOP e una sola IGP agroalimentare.

I vitigni dellโ€™Abruzzo, sia a bacca nera che a bacca bianca, sono per la maggior parte autoctoni. Il piรน famoso รจ il Montepulciano, diffuso in tutto il territorio regionale e nelle regioni limitrofe, costituisce la base di vini quali il Rosso Piceno e il Rosso Conero nelle Marche, ma anche del Rosso Biferno nel Molise. Si tratta di un vitigno caratterizzato da una certa rusticitร , resistente ai parassiti e la media collina abruzzese ne esalta senzโ€™altro al meglio le caratteristiche, soprattutto per quanto riguarda il contenuto di sostanze polifenoliche, in particolare antociani e tannini, responsabili del colore rosso.

Il Montonico รจ anchโ€™esso un vitigno autoctono e viene coltivato alle pendici del Gran Sasso, dove lโ€™escursione termica giorno-notte รจ ragguardevole, soprattutto in estate. Da esso si produce un vino con caratteristiche uniche, sia nella versione ferma che in quella spumantizzata con il metodo classico.

La Passerina inizialmente coltivata nel Teramano, nei comuni di Controguerra e limitrofi, fino ad oltre Giulianova, รจ oggi presente in tutta la regione.

Il Trebbiano dโ€™Abruzzo รจ noto per la sua grande aciditร  e viene di solito usato come taglio per conferire freschezza agli uvaggi.

La Cococciola รจ un vitigno a bacca bianca, con acino grosso della provincia di Chieti, coltivato in particolare nei comuni di Vacri e Villamagna.

Il Pecorino รจ tipico della dorsale Piceno-Aprutina, sebbene la sua origine sembri essere quella dei comuni montani quali Visso, Arquata del Tronto e limitrofi.

Il Sangiovese รจ immancabile anche in Abruzzo, come in tutte le regioni del centro Italia.

Tra i vitigni internazionali a bacca bianca, Chardonnay, Pinot bianco e Pinot grigio e Merlot, Cabernet Franc e Cabernet sauvignon a bacca nera.

Il vino piรน famoso รจ il Montepulciano dโ€™Abruzzo delle Colline Teramane DOCG che rispetto al corrispondente vino Montepulciano dโ€™Abruzzo DOC deve fare un anno di maturazione in legno prima dellโ€™immissione sul mercato. Dal Montepulciano si ottiene inoltre il rosato Cerasuolo d’Abruzzo DOC, fruttato, fresco, morbido, di buon corpo e di facile beva, che accompagna tutti i piatti.

Altre DOC della regione sono il Trebbiano dโ€™Abruzzo DOC, il Controguerra DOC (con le sue diverse tipologie di prodotto che vanno dal passito allo spumante, con vitigni autoctoni o internazionali, puntando tutto sulla territorialitร  del prodotto visto che i comuni interessati sono solo cinque). Da due anni รจ stata introdotta una ulteriore denominazione, la Abruzzo DOC, che include tutti i vitigni autoctoni del territorio abruzzese, anche nella tipologia spumanti e passiti.

Il vino Trebbiano dโ€™Abruzzo DOC viene ottenuto dallโ€™uvaggio di uve Trebbiano abruzzese con altre varietร  quali la Cococciola, la Passerina, il Pecorino, la Malvasia ed altri. Con il Montonico si produce anche uno spumante metodo classico, unico ed inimitabile, dai caratteri organolettici netti, e la freschezza che gli consente tempi di maturazione medio-lunghi. Con le uve Passerina si ottengono vini sia fermi che spumantizzati, che risultano freschi, fruttati, con leggero sentore floreale di fiori bianchi in gioventรน, di buon corpo e ben strutturati. La Cococciola dร  un vino dai caratteri inizialmente erbacei, ma che evolvono con la maturazione, ricco di aciditร  e quindi di grande freschezza. Oggi viene usato sia in uvaggio (anche per la spumantizzazione) ed in qualche realtร  anche in purezza. Il Pecorino dร  un vino bianco fortemente strutturato per la buona gradazione zuccherina che le uve garantiscono, accompagnato da una buona aciditร  che lo rende fresco e vivace.

Un derivato dellโ€™uva tipico della regione รจ il vino cotto, non commerciabile come vino vero e proprio, ma come prodotto della agroalimentare tradizionale. Il vino cotto comporta la cottura del mosto con riduzione di circa il 30% in volume, che porta ad un colore ambrato piรน o meno chiaro dovuto alla caramellizzazione degli zuccheri. Il mosto viene fatto fermentare ed il vino che ne deriva รจ dolce, con note di confettura, radice di liquirizia e spezie. Si accompagna con i dolci secchi tipici del territorio. Il mosto cotto รจ anche utilizzato per la produzione di dolci particolari quali ad esempio le nevole.

In Abruzzo cโ€™รจ quindi una sola DOCG, Il Montepulciano dโ€™Abruzzo delle Colline Teramane DOCG, 7 DOC e 8 IGT. Vi sono inoltre 6 DOP agroalimentari, di cui 4 solamente per lโ€™Olio Extravergine di Oliva, produzione importantissima che affianca quella dei vini. Da segnalare lo zafferanoย  dellโ€™ Aquila DOP e una sola IGP agroalimentare.