Dal punto di vista climatico, le temperature medie annue rendono i vini Austriaci corposi e robusti, alcolici e secchi.
L’Austria inoltre vanta un patrimonio di vitigni autoctoni molto ricco.
L’Austria non produce solo vini bianchi secchi ed eccellenti vini dolci, ma anche vini rossi caratteristici ed interessanti.
L’Austria è al 18° posto tra i produttori di vino mondiali.
Si ritiene che l’origine della vitivinicoltura in Austria risalga a circa 500 anni prima di Cristo, all’epoca dei Celti e portata avanti dai Romani.
Seguirono le invasioni barbariche, e fu solo con Carlo Magno prima, e grazie all’opera dei monaci poi, che la viticoltura riprese piede.
Lo sviluppo della viticoltura crebbe poi negli anni fino a raggiungere superfici vitate anche 10 volte superiori a quelle attuali.
Nel 1860 fu fondata la prima scuola di viticoltura ed enologia. La sperimentazione botanica che ne seguì portò anche alla creazione delle più celebri uve Austriache.
Ora l’Austria produce vini di assoluto interesse dal punto di vista dell’originalità e della qualità.
Le leggi che regolamentano il sistema di qualità del vino in Austria si inseriscono nel contesto delle Denominazioni di Origine Europee, e i disciplinari indicano i requisiti esatti per ogni tipo di vino, compreso il livello minimo di zuccheri delle uve all’atto della vendemmia e la quantità massima di alcol.
Inoltre, i disciplinari stabiliscono regole precise per la viticoltura e le pratiche enologiche di ciascuna denominazione, incluse le informazioni che dovranno essere riportate nell’etichetta.
Ogni vino deve essere verificato e controllato per ottenere il contrassegno di stato da applicare alla bottiglia.
Anche in Austria un vino, per essere classificato in una determinata categoria, deve soddisfare alcuni requisiti minimi, in particolare la densità del mosto.
Le menzioni tradizionali del sistema di qualità austriaco, dal livello più basso a quello più alto, sono le seguenti:
- Tafelwein (Vino da Tavola): la categoria di vino più generica. Non prevede requisiti particolari, non sono previsti limiti massimi di resa dei vigneti, nessuna indicazione d’origine e i vini possono essere anche arricchiti mediante zuccheraggio
- Landwein: questa categoria ricade sotto l’ombrello Europeo delle denominazioni IGP. I mosti per la produzione dei vini possono essere arricchiti mediante lo zuccheraggio
- Kabinett: sono vini di qualità, corrispondenti al livello Europeo DOP (Qualitätswein); il volume massimo d’alcol è di 12,9°. Non possono essere arricchiti
- Prädikatswein: è il più alto livello di qualità per i vini austriaci, che include solo vini amabili o dolci e liquorosi. Questi vini non possono essere arricchiti, devono provenire da un’area determinata, riportano l’anno della vendemmia in etichetta e la densità del mosto deve essere ufficialmente certificata.
In Austria si coltivano soprattutto uve a bacca bianca. Il Grüner Veltliner è la più coltivata, in grado di produrre vini bianchi con qualità organolettiche sorprendenti. Le altre uve a bacca bianca comprendono inoltre Furmint, Chardonnay (noto nella Stiria con il nome di Morillon), Muskateller (Moscato Bianco), Neuburger, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Riesling (Renano e Italico), Sämling, Sauvignon, Traminer aromatico.
Fra le uve a bacca nera il Pinot Nero, il Blaufränkisch, il Cabernet Sauvignon, il St. Laurent e lo Zweigelt.
La produzione vinicola in Austria interessa le zone collinari e pedemontane del paese.
La produzione dell’Austria riguarda principalmente vini bianchi, circa l’80% del totale.
La maggior parte dei vini Austriaci sono monovarietali, cioè prodotti con un’unica uva in purezza, anche se vi sono importanti eccezioni.
I vini bianchi raramente vengono fermentati o fatti maturare in botte, preferendo favorire ed esaltare le caratteristiche organolettiche naturali delle uve.
I vini dolci, importanti nel panorama enologico austriaco, che vengono ancora oggi prodotti con tecniche artigianali messe a punto centinaia di anni fa.
Ci sono 4 zone principali:
- Bassa Austria (Niederösterreich)
- Burgenland
- Stiria
- Vienna